Oggi lascio da parte digressioni storiche per postare qualcosa in riferimento a Otranto. Di rientro dalle vacanze salentine (ormai più di un mese fa, sigh!) e riguardando le foto, ho deciso di dedicarvi qualche riga.
Mentre vagavo per l'entroterra, tra ulivi e muretti a secco, ascoltavo una bellissima canzone degli Avleddha intitolata proprio all'omonima cittadina.
Purtroppo non ho immortalato proprio quel momento, ma in questo breve video, fatto con il mio cimelio, suona una loro canzone in griko:
Peccato non averne di Otranto! Queste strade tortuose e piene di uliveti si trovano nell'entroterra del Capo di Leuca, quindi in un punto diverso da Otranto, che invece è sul versante adriatico.
Ritornando alla canzone degli Avleddha, questa racconta della città più a est ai tempi dell'invasione dei Turchi, in omaggio ai martiri di Otranto, le cui ossa sono conservate nella Cattedrale di Otranto, tappa indiscussa del turismo salentino. Qui, tra l'altro, è possibile ammirare un bellissimo mosaico che occupa tutto il pavimento della navata e che si dice rappresenti l'albero della vita.
Consiglio vivamente la visita alla cattedrale, è davvero commuovente, dopo aver ascoltato questa canzone, trovare davanti a sé le ossa di ben 800 martiri.
D'obbligo lasciarvi alcuni link di approfondimento! Cliccate sulle immagini!