Adoro questo luogo. In pochi metri quadrati di arte e spiritualità si concentrano il fascino del tempo, le meraviglie dell'arte, i momenti vissuti, una religiosità semplice e il misticismo che si percepisce al suo interno così come tra le fronde degli alberi che la circondano.
Eccola qui, in tutta la sua precarietà, decadenza e splendore!
Esterni della chiesa
Ed ecco i suoi interni dagli affreschi mal ridotti, così ridotti perché antichi e testimoni di un passare del tempo a cui non si è voluto rimediare... e forse è stato meglio così!
Altari laterali affrescati
Altari laterali affrescati
Le dimensioni della chiesetta sono un altro fattore che impreziosisce questo luogo. La navata è molto corta ed induce sicuramente alla preghiera o, per i meno religiosi, alla riflessione e al silenzio.
Navata e altare
Vi è, però, almeno una giornata all'anno in cui questo luogo pullula di gente che, non trovando abbastanza spazio nei suoi interni, si apposta sul sagrato (che in questo caso comprende anche la strada) per ascoltare le parole del sacerdote che provengono dall'altare. Non è complicato, viste le dimensioni, ma al giorno d'oggi un microfono è d'aiuto.
Questa giornata è la pasquetta sternatese, ovvero il giovedì dopo Pasqua in cui si festeggia la Madonna degli Angeli.
È sicuramente una delle mie feste preferite! Il religioso e il pagano vi si mescolano alla perfezione in un'area minuscola, che da ragazzina percorrevo avanti e indietro per "passeggiare" durante lo svolgersi della festa.
Quasi all'imbrunire ha luogo la cuccagna, gioco medievale che appartiene ancora oggi a questa festa, così come a tante altre antichissime, più o meno religiose, sparse in tutta Italia.
La ricorrenza della festa della Madonna degli Angeli è strettamente legata alla Pasqua e alla Cuddura, dolce tipico pasquale a cui ho dedicato tempo fa un mio post.