La campagna salentina d'estate, soprattutto all'imbrunire, regala una brezza piacevole e incantevoli scorci.
Abbiamo percorso in bicicletta la strada di campagna che collega Sternatia a Galugnano, due paesini limitrofi dell'entroterra salentino distanti l'uno dall'altro circa 3 km.
Il sole inizia a tramontare tra gli alberi di ulivo, regalando dei riflessi color oro che si abbinano alla perfezione con il verde delle loro fronde e la terra rossa.
La prima tappa è stata la Madonna degli Angeli, a cui ho già dedicato un altro post su questo blog.
Riparlare di un qualcosa che è stato già menzionato non è mai superfluo. Questa volta, ad esempio, accennare nuovamente alla cappella della Madonna degli Angeli ci permette di apprezzare questa bellissima foto panoramica dei suoi interni.
Abbiamo proseguito per i campi e, tra una chiacchiera e l'altra, abbiamo raggiunto la chiesetta della Madonna della neve... questa, invece, appartenente al "feudo" di Galugnano. Bellissima!
L'immagine che si è presentata dinanzi ai nostri occhi è stata quella di tre vecchiette sedute di fronte, a mo' di guardiane del tempio.
Gli affreschi interni sono stati recentemente restaurati; è possibile, quindi, apprezzarla al meglio da un punto di vista artistico, ma senza dubbio non perde le sembianze e il fascino di un piccolo tempio rurale.
All'entrata di Galugnano ci imbattiamo nella terza e ultima tappa di interesse storico-artistico: uno dei menhir che sussistono ancora in Salento e che, al contrario di tanti altri, non sono stati abbattuti.
La passeggiata termina con la raccolta di un gruzzoletto di more, cosa che non facevo da anni e che, così come il resto delle mie mini avventure nostalgico andanti raccontate in questo blog, mi ha regalato forti emozioni e... puerili sorrisi :)
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