Ancora oggi sussiste l'usanza che, la sera prima delle nozze, lo sposo faccia la serenata alla sposa.
Il ragazzo si reca a casa della ragazza accompagnato da un gruppo di amici e con in mano una rosa, e le canta la serenata. Lei si gode la dichiarazione d'amore affacciata al suo balcone, mentre il futuro sposo, col supporto dei suoi compagni, intona le sue parole d'amore.
Lo sposo, quindi, la raggiunge in casa e le consegna la rosa. La donna accettando la rosa risponde alla dichiarazione con un Sì e si riunisce così al suo compagno e al gruppo.
Questa tradizione, ancora viva in Salento, è un'occasione divertente e giocosa per ricordare i vecchi costumi e allentare la tensione prima del grande evento. Si riassume spesso in un momento ideale per gozzovigliare con gli amici più intimi prima di rivestire, il giorno dopo, i toni piu formali della cerimonia di nozze. Le serate estive, d'altronde, si prestano alla perfezione per rievocare la tradizionale serenata.
Da dove deriva questa usanza?
Sicuramente da un lato rappresenta la classica dichiarazione d'amore, alla Romeo e Giulietta per intenderci. Dall'altro esiste un significato meno romantico da attribuire alla serenata, risalente a un paio di generazioni fa circa. La serenata serviva da pretesto per le famiglie meno agiate, che non potevano permettersi di sostenere le spese del matrimonio del/la figlio/a. Come? Mettere in scena una serenata e la conseguente fuga dei due innamorati, dopo la consegna della rosa, era il pretesto perfetto per far sposare i due ragazzi senza necessità di sostenere i costi del matrimonio. Una volta rientrati i due neosposi, oramai non c'era più nulla da festeggiare.
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